Palazzo Cassa di Risparmio di Firenze

Percorrendo Via M. Bufalini, prima di giungere presso l’Ospedale Santa Maria Nuova, al numero civico 6 si trova il palazzo sede della Cassa di Risparmio di Firenze. All’ingresso della Direzione generale si collocano due porte vetrate di ferro battuto, ornate da lastre modulari di vetro opalescente. La vetrata maggiore riporta nella parte in alto una lunetta mentre al centro è posto un medaglione entro il quale è disegnato lo scudo bipartito raffigurante il Battista e il giglio di Firenze.

 

La vetrata più esterna, i cui pannelli sono intervallati a fregio, è formata da due ante raffigurante una valva a conchiglia all’interno di un medaglione e attorniatola una coppia di delfini affrontanti. Successivamente, a causa di complesse vicende, la vetrata minore ha mantenuto le caratteristiche originali, mentre l’altra ha subito sostanziali modifiche. Le vetrate sono state una pregevole realizzazione di Galileo Chini e Tito Chini nel 1926, quando i due artisti prestarono la loro opera in vari interventi decorativi nel palazzo della Cassa di Risparmio. 

 

Le due vetrate ripropongono alcune dei motivi più tipici e ricorrenti nelle opere di Galileo Chini come i delfini stilizzati che possiamo ritrovare presenti su altre vetrate, oltre che nella produzione delle ceramiche, come anche il viluppo fitomorfo che trova riscontro in alcuni affreschi e nelle vetrate per l’Hotel Roma a Firenze.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it